Sprint s. m. [voce ingl., di origine scandinava, propr. «corsa veloce»]. – 1. a. Nel linguaggio sport., scatto improvviso e velocissimo compiuto da un corridore (ciclista o podista) o da un cavallo, alla partenza o in prossimità del traguardo: con uno s. eccezionale, ha staccato il gruppo arrivando primo. Per estens., anche in senso fig.: nella preparazione agli esami, ormai siamo allo s. finale. b. La capacità di produrre tale scatto: avere, non avere s.; mancare di sprint. c. In senso fig., capacità di decisione, rapidità d’azione, volontà tenace e aggressiva di riuscire in un’impresa: è un dirigente preparato, ma manca di sprint. 2. Con funzione attributiva, vettura s. o tipo s. (o assol., come s. f., una sprint), vettura in cui il rapporto potenza-peso è maggiore del normale, cosicché migliorano tutte le prestazioni di marcia della vettura, quali velocità, ripresa, comportamento in salita, ecc.
Vedi Sprint su Treccani
Vandalismo s. m. [der. di vandalo, sull’esempio del fr. vandalisme]. – Tendenza a rovinare, distruggere, guastare senza necessità e senza ragione, per gusto perverso o per sciocca e malintesa ostentazione di forza, o anche per incapacità a comprendere la bellezza e l’utilità delle cose che si distruggono: giovinastri che, per v., fracassano vetrine e auto posteggiate; compiere atti di v.; con valore più concr., comportamento, atto vandalico: è un vero v. deturpare così un’opera d’arte.
Vedi Vandalismo su Treccani
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